Siamo entrati nel vivo del carnevale!
Presto arriverà il momento di festeggiare giovedì e martedì grasso.
In val di Fassa è tradizione vestirsi con abiti diversi e colorati le parole d’ordine sono: divertirsi e non farsi riconoscere. Una cosa fondamentale, che fa parte della tradizione fassana è la Facera, la maschera di legno.
Una rappresentazione tipica del carnevale fassano è “l molin da la veies” ovvero “il mulino delle vecchie”. Ai tempi veniva proposto solo nel comune di Campitello di Fassa, poi si è provato a proporlo anche in altri paesi della valle con successo più o meno ampio, ma l’idea originaria risiede a Campitello e verrà riproposto anche per quest’anno domenica 10 febbraio 2013.
Ma proviamo a capire bene cosa succede in questo mulino così particolare …
I mariti, stufi delle loro mogli, brutte e vecchie, chiedono alle guardie del mulino, di prendere le loro mogli e portarle nel mulino dove verranno trasformate in giovani bellissime ragazze.
Le anziane signore, non vogliono essere prese, e per le guardie c’è un bel po’ da lottare e da sudare.
Se ci pensiamo bene, non è solo colpa dei mariti, ma le stesse donne, vorrebbero a volte tornare giovani, senza rughe. Bisogna ammettere che si ha paura di invecchiare.
Ma ogni ruga, ogni sguardo racconta una storia unica di ogni persona, di esperienze e di lotte.
Di una vita che va vissuta da protagonisti con tutte le tappe, comprese quella del diventare grandi.
E’ un passo indispensabile e bello da condividere con chi amiamo..
E voi, vi farete prendere per essere risucchiate dal mulino??? O volete vivere passo dopo passo????