Luca Riz che frequenta la quinta liceo scientifico a Pozza di Fassa,
dopo l'incontro di venerdì 11 gennaio che abbiamo organizzato con gli esponenti di Libera di Napoli a scuola e poi all'Hotel Antico Bagno,
ha scritto un interessante articolo dell'esperienza fatta nel progetto educativo "Waiting for Life"
che noi volentieri pubblichiamo.
Esponenti da Trento e da Napoli delle associazioni antimafia incontrano studenti e giovani fassani per un confronto sulla realtà locale e sui temi della lotta alla criminalità organizzata.
È stata una giornata intensa, di incontro e di partecipazione, quella di venerdì scorso 11 gennaio, per tutti noi, i 50 ragazzi di “Waiting for Life”, il progetto proposto dall’associazione FassaLux e sostenuto dal piano giovani di zona della Risola, che nell’autunno scorso ci ha permesso di conoscere e approfondire aspetti riguardanti la legalità, la responsabilità e l’impegno civile a livello locale e nazionale.
Dopo quattro incontri di preparazione svolti in valle e un viaggio di tre giorni a Napoli, durante i quali abbiamo avuto modo di conoscere e stringere amicizia con l’associazione Libera, capofila in Italia nella lotta alle mafie, il percorso educativo è andato avanti con l’arrivo in Val di Fassa di Simona e Alessio, esponenti di Libera Napoli, per un ulteriore approfondimento delle attività di impegno e una programmazione di progetti a breve e lungo termine da realizzare sul territorio.
Dopo gli incontri mattutini effettuati con gli altri studenti e amici del liceo e della scuola d’arte dell’istituto ladino di Fassa, nei quali, grazie agli interventi di Simona e Alessio è stata presentata la realtà di Libera, arricchita dalle testimonianze dei compagni di classe iscritti a Waiting for Life e stati a Napoli, nel corso del pomeriggio abbiamo avuto modo di conoscere Libera Trento, sezione locale dell’associazione nazionale che opera su tutto il territorio italiano ed anche oltre i confini.
Vincenzo Stilo, membro di Libera Trento, ha presentato con competenza e passione le diverse attività portate avanti in provincia per combattere la criminalità organizzata, con particolare riferimento ai progetti per i giovani, ai campi estivi nei beni confiscati alle mafie, agli incontri educativi che sempre più mirano a diffondere tra le nuove generazioni la cultura del rispetto delle norme, delle persone e dell’ambiente. Numerose riflessioni sono state fatte a proposito della ricchezza di valori presente sul territorio provinciale: il lavoro, la cooperazione, il sacrificio, il volontariato sono radicati nelle comunità montane e rappresentano modelli da valorizzare e esportare anche al di fuori del territorio trentino, per permettere una crescita sociale ed economica di realtà e popoli più in difficoltà.
Infine, dopo cena ha concluso la serata Teresa Lorenz, che partendo dalla degustazione di un vino trentino ha spiegato come conoscere ci cambia la visione delle cose: conoscendo si apprezza, si cambia, si migliora, si ama. La vita è un dono e bisogna viverlo non aspettare qualcosa o qualcuno. Con le proprie tappe, con i propri tempi dobbiamo essere protagonisti della nostra vita, chiedendoci sempre se è giusto ciò che stiamo facendo.
Sono stati momenti pieni e ricchi quelli vissuti durante tutto il progetto, sono emerse idee brillanti, riflessioni profonde, critiche concrete, sono nati tanti interrogativi, ma anche una certezza: anzichè "aspettare la vita", conviene viverla!
Luca Riz