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Nell'indifferenza più assoluta e in nome del "progresso" è finita la libertà di espressione?

omofobia o eterofobia

Oggi si sente parlare frequentemente di "omofobia" e di emergenza omofobica in Italia. Viene da domandarsi se – al di là delle strumentalizzazioni mediatiche ed episodi enfatizzati spesso rivelatisi all'esito delle indagini vere e proprie bufale mediatiche - esiste realmente in Italia un'emergenza omofobica.

Innanzitutto, cosa si intende per omofobia? In realtà nessun testo legislativo o normativo la definisce, neanche quello – il DDL Scalfarotto - che vorrebbe elevarla a reato introducendo il carcere fino a 1 anno e sei mesi (!) per chi lo commette privatamente, arrivando a 4 anni (!) se esso invece è commesso nell'ambito di un gruppo, associazione o movimento politico, culturale e religioso1.


Proviamo allora a delinearla almeno genericamente: può definirsi omofobia la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (LGBT) - fonte: WIKIPEDIA.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: esiste veramente un'emergenza omofobica in Italia?
Una risposta che non sia ideologicamente falsata e strumentalizzata ma onesta e corretta impone necessariamente il ricorso a dati oggettivi.

Ebbene prendiamo lo studio internazionale condotto nel giugno 2013 a Washington dal Pew Research Center, un autorevole e accreditato organismo no-partisan americano d'indagine demoscopica.
Lo studio, intitolato "The Global Divide on Homosexuality", analizza l'atteggiamento della popolazione di quasi tutti i Paesi del mondo nei confronti del fenomeno dell'omosessualità.
Volete sapere come si colloca l'Italia in questo contesto? Il nostro Paese rientra nella TOP TEN (!) dei 10 Paesi al mondo più gay friendly (!), ossia amichevoli, aperti e accoglienti nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
La percentuale è interessante perché secondo questo studio il 74% degli italiani non ha particolari problemi nei confronti del fenomeno dell'omosessualità e – da notare!! - siamo solo un gradino sotto la civilissima Gran Bretagna (che ha approvato i matrimoni e le adozioni da parte dei gay) che è al 76%, la quale a sua volta è solo un gradino sotto la laicissima Francia che è al 77%.

Tali risultati sono confermati da ulteriori dati e ricerche2 e si impongono con l'evidenza della realtà: basti pensare che il Sud del nostro paese, il quale è spesso ancora percepito dal nostro immaginario collettivo come la parte più arretrata e culturalmente retrograda, ha due Presidenti di Regione, delle due regioni più importanti: Sicilia e Puglia, omosessuali dichiarati che convivono con i rispettivi partner e sono stati votati direttamente dai cittadini "omofobi"(?!) della Sicilia e della Puglia.

Chiarita dunque l'inesistenza di una reale emergenza omofobica, che una certa campagna di mistificazione ben orchestrata tende a far credere e ferma restando la necessità di contrastare duramente ogni forma di violenza verbale o fisica nei confronti di chiunque venga esercitata, constatiamo invece con allarmante preoccupazione l'emergere in forme sempre più prepotenti e intolleranti di un altro - e questa volta ahimè fin troppo reale – fenomeno, opposto all'omofobia: l'ETEROFOBIA!!

Sì...oggi sta diventando sempre più difficile e più pericoloso sostenere tesi che fino a poco tempo fa erano ovvie, scontate e naturali: che la famiglia è quella composta da un uomo e una donna, che un bambino per crescere ha bisogno di un padre e una madre etc.

Come disse profeticamente il celebre scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton:
"FUOCHI VERRANNO ATTIZZATI PER TESTIMONIARE CHE DUE PIÙ DUE FA QUATTRO. SPADE SARANNO SGUAINATE PER DIMOSTRARE CHE LE FOGLIE SONO VERDI IN ESTATE."

Alcuni casi:

Ottobre 2014: le "Sentinelle in piedi" vengono aggredite insultate e picchiate. A Rovereto, un sacerdote viene percosso, gli sono sottratti e distrutti effetti personali" mentre un rappresentante del movimento subisce contusioni al volto. I due sono portati via in ambulanza3.

Settembre 2013 Casale Monferrato: Conferenza sul tema dell'omofobia. Vengono chiamati come relatori l'avvocato Giorgio Razzeto, dei Giuristi per la Vita e il professor Mauro Ronco, docente di Diritto penale all'Università di Padova, ex presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Torino, ex membro del Consiglio superiore della magistratura.
Il convegno è oggetto di una aggressione verbale e fisica da parte di tre organizzazioni: Coordinamento Torino pride Glbt, Altereva e Arcigay, i cui appartenenti entrano, urlano, interrompono: le urla, i fischi, i "buuu" alternati ai "vergogna!", ...Alle parole si accompagnano i gesti: c'è chi si mette di fronte al tavolo del convegno con le braccia allargate e grida al relatore che sta mentendo e non sa quello che di dice; una ventina di ragazze, reggendo dei cartelloni, salgono sul palco e si dispongono a cerchio attorno al tavolo stesso4. Il professor Ronco non può concludere il suo intervento e il convegno non può svolgersi regolarmente.

1° aprile 2013 Francia: Franck Talleu, padre di sei figli arrestato «per tenuta contraria ai buoni costumi». Il delitto? Indossa una maglia con il disegno di una famiglia.
Si trova al parco con i suoi figli indossando una maglia con il logo stilizzato di una madre e un padre che tengono per mano due bambini. La maglia reca il simbolo della Manif Pour Tous, organizzazione che ha portato in piazza per due volte un milione di persone per protestare contro la legge su matrimonio e adozione gay del governo socialista di Hollande.


...È triste e preoccupante constatare che siamo giunti a dover difendere la nostra libertà di opinione..Eppure..tutto sta passando nell'indifferenza più assoluta, come se fosse la cosa più normale.. anzi il progresso!!!


1 E' vero che con il sub-emendamento GITTI, teoricamente non costituirebbero più reato le condotte assunte (solo!) all'interno delle anzidette organizzazioni e in presenza di talune condizioni, ma si tratta di un'eccezione che non regge dal punto di vista logico-giuridico e non potrà avere lunga vita innanzi alla Corte Costituzionale.

2 "Scenari di un'Italia che cambia", SWG – Trieste, Giugno 2013.
  "La popolazione omosessuale in Italia", Studio ufficiale dell'Istat del 2012.
I dati forniti dallo stesso dello stesso UNAR "Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali", nel documento "Strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere".
I dati forniti dal Governo italiano nel dicembre 2013 attraverso l'OSCAD "Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori", la nuova forza di polizia composta da Carabinieri e Polizia di Stato per combattere l'omofobia (!).

3 www.huffingtonpost.it/2014/10/06/sentinelle-aggrediti-insultati

4 "La dittatura gay comincia da Casale Monferrato", Alfredo Mantovano, 24 Settembre 2013. Pubblicato in: www.lanuovabq.it

Il titolo del presente articolo è mutuato dall'interessante libro di Gianfranco Amato, Presidente dei "GIURISTI PER LA VITA", Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, Fede & Cultura, 2014.

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