^{Genesi Capitolo 7}

⁴Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto.

¹⁷Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca, che s'innalzò sulla terra.

Cosa dice alla mia vita? In che cosa vuole il Signore che io cambi? Come vuole operare nella mia vita concretamente? Questo ci serve per far sì che il testo biblico non rimanga qualcosa di astratto, un interesse meramente culturale o spirituale ma sia qualcosa che incide nella vita. Dio entra nella mia vita anche attraverso la Sua parola. Questo momento nasce dalla lettura e rilettura del testo e quando lo leggeremo, invocando lo Spirito Santo, ci accorgeremo che la nostra attenzione si ferma su qualche parola, su qualche passo, su una pausa, su un silenzio; è li che la parola scava, scava dentro di noi, magari non subito, subito non capiamo perché quella parola ci interroga, ma a distanza di giorni se continueremo a ruminarla a portarla dentro di noi, a ripensarla, a invocarla la capiremo.

Leggendo concretamente questo brano, l’attenzione mi cadeva su questo termine: l’arca e più in specifico entrare nell’arca. E’ come se questa parola risuonasse dentro di me come un invito del Padre, un richiamo, un monito. E l’arca che cos’è oggi? Che cos’è per me?

 L’arca che cos’è? A me ha fatto pensare alla Madonna che dice: “Entra nel mio Cuore Immacolato”. “Rifugiatevi nel Mio Cuore Immacolato” dice continuamente la Madonna, da Fatima a Medjugorje, a san Martino e in tutte le altri parti del mondo. Questo Cuore Immacolato è come un rifugio sicuro,  come l’arca che accoglie, come il grembo di Maria che ci accoglie per proteggerci, perché in un certo senso entrando nel Cuore Immacolato di Maria si apre un orizzonte nuovo. Anche la mia vita ne è toccata, è come sentirmi sotto una campana di vetro. Anche se vedo, ascolto notizie del telegiornale, mi toccano però mi toccano fino ad un certo punto. E’ come se c’è un orizzonte di speranza, di luce nella mia vita, perché io so che è Dio che conduce la storia. Se fosse in mano agli uomini il mondo sarebbe fino da tempo. So che c’è una protezione sulla  vita di colui che ascolta, sulla vita di Noè. Dio chiude la porta dietro di Lui, si preoccupa, ha  cura, è premuroso, è paziente.

Quest’arca non è solo protezione, ma è anche rigenerazione. Questo grembo che ci fa rinascere, cioè ci protegge dai pericoli soprattutto spirituali, dell’ateismo, della perdita della fede, della perdita della coscienza del peccato e ci rigenera figli di Dio, in un certo senso, creature nuove con un’identità nuova, una forza nuova, una visione della vita nuova.

Grazie per il dono della Tua parola e grazie perché se investiamo del tempo in essa con amore tu parli alla nostra vita, ci incoraggi ci fai forza e Ti fai presente.