Finlandia, patria e feudo del gigante della telefonia cellulare Nokia. Ma da un paio di anni anche terra natia di Jolla, startup nata per raccogliere l'eredità del progetto MeeGo, naufragato mesi fa. E non solo l'eredità: l'azienda raduna anche gli esuli del progetto che avevano lavorato per Nokia proprio su MeeGo, prima che la casa dei Lumia abbandonasse quel sistema operativo in favore di Windows Phone. A due anni dalla fondazione, si sta per avvicinare il momento di raccogliere i frutti del lavoro svolto: il loro primo telefono sarà commercializzato entro la fine dell'anno.

L'annuncio è della fine dell'anno scorso, ma ora sono emerse le specifiche tecniche. Spiccano un display da 4,5” (ignota la risoluzione), un processore dual core a frequenza ancora sconosciuta, modem LTE, 16GB di memoria interna con la possibilità di espanderla tramite scheda microSD, fotocamera da 8 Mpixel e batteria rimovibile.

Insomma, a livello di componenti interne sembra si tratterà di un dispositivo di fascia media, considerando anche il prezzo di 399 euro fissato per il lancio. Ma la novità più succosa sarà nel software: come anticipato, il sistema operativo Sailfish è l'evoluzione naturale di quel MeeGo che tanto era piaciuto per la sua fluidità e semplicità d'uso, e che prima del suo abbandono aveva trovato spazio solo sul Nokia N9 e pochi altri dispositivi. L'essenzialità del sistema si riverbera anche nel design del dispositivo, un parallelepipedo a cover intercambiabili e colorate, che una volta agganciate al telefono ne modificano il colore dell'interfaccia.

E per evitare che il progetto partisse con la maledizione di un ecosistema povero e destinato a deperire, gli sviluppatori hanno reso possibile l'esecuzione di app Android sul dispositivo, sbloccando potenzialmente il secondo marketplace più affollato del panorama mobile. Resta solo da capire in che misura quest'ultima caratteristica sia stata implementata nel sistema operativo, un punto che sarà fondamentale per predire il futuro dell'affare Jolla.

Snocciolate rapidamente le info di rito, ci si può dedicare alla “other half” dello smartphone finlandese. La cover è qualcosa di più di una cover, molto di più. Il Jolla ha una doppia anima, la parte posteriore è gestita, anch’essa da Sailfish e ciò significa che diventa una componente hardware a tutti gli effetti, intercambiabile e programmabile.  

Ciò significa che, per esempio, la cover potrebbe ospitare un lettore di carte di credito, una componente per la fotocamera, un lettore ottico per l’e-commerce e qualsiasi cosa possa venire in mente ai creatori di Jolla e ai loro partner hardware.  

La banda dei finlandesi, che dimostra molto coraggio e passione, punta sull’openess del sistema operativo e sulla fantasia degli sviluppatori, definendo il nuovo paradigma per uno smartphone, a questo punto molto smart e poco phone.  

Il mercato difficilmente li premierà, in termini di volume e penso che gli stessi fondatori non si facciano troppe illusioni, ma, invece, Jolla si potrebbe configurare come un brand di nicchia, una filosofia, e una piattaforma di innovazione per i grandi brand.

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