E’ Pasqua… Aprite le porte!

Quaresima… sta per finire il tempo di riflessione da fare su se stessi, tempo di intrepida attesa di un nuovo inizio. La Pasqua è vicina… e noi siamo chiamati a meditare su questo grande mistero d’Amore, sul suo significato, su questo avvenimento manifestatosi liberamente senza obblighi ma solo desideroso di parlare a noi uomini in umiltà.

Se Gesù avesse voluto imporsi e imporre Dio al mondo, avrebbe potuto risorgere clamorosamente, andare a trovare Pilato e Caifa, riprendere a circolare nei portici del tempio, farsi vedere da chi lo aveva deriso appeso alla croce.
Ma Dio vuole essere creduto, si mette alla mercé della nostra libertà, perché la libertà è il valore più alto, quello per cui siamo sua immagine.

Guardatevi intorno: chi di voi può dire che avrebbe fatto una cosa così?
Noi tutti insieme potremmo dire che saremmo stati capaci di fare una cosa così?
No, ci vuole altro.
È questo il problema: la libertà entra in gioco per una presenza, per qualcosa che c’è e che ti tira fuori: pro-voco, ti chiama fuori, ti chiama davanti.

Ditemi se sbaglio, ma è una sola cosa ciò di cui abbiamo bisogno: di rapporti a cui guardare, di cui potersi fidare, non tanto perché sai che saranno sempre perfetti, ma perché sai che c’è di mezzo un ideale così forte che anche se sbagliamo, ci riprendiamo e nessuno ricatta l’altro.

La Pasqua è un momento propizio per aprire gli occhi,
accorgersi di chi abbiamo attorno,
è momento di
scelte.