"I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter" Ilaria Capua

da intherockmylife

“ Bisogna scegliere i propri maestri, loro non vengono da te, sei tu che devi andare da loro, e dimostrare quanto vali perché loro ti aprono le strade”.

Ieri sera tardi tardi ho finito di leggere il libro di Ilaria Capua, 
che è la prima donna, la prima mamma, il primo scienziato sotto i 60 anni a vincere il premio Penn Vet World Leadership Award, 
eletta «mente rivoluzionaria» del 2008 dalla rivista americana «Seed», è entrata nella classifica dei 50 scienziati top di «Scientific American». 

Nel suo libro, "I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter" racconta semplicemente la sua storia, la sua vita, del come sia possibile fare cose belle e importanti nonostante ad esser italiani, donne, anzi mamma sia tutto molto più difficile. 
Sono pagine anche, e spesso, divertenti: i retroscena di certe conferenze scientifiche valgono più di un reality show. E che altre volte fanno riflettere, perché quello che c’è scritto vale per tutti, anche se non siamo scienziati: «Devi fare le cose che senti dentro e difenderle con fierezza. L’importante è non perdere mai la bussola, confrontarsi, chiedere consiglio. E non mollare»

Ilaria sembra una persona umile, seppur consapevole dell'importanza dei traguardi raggiunti, non si ritiene un'eroina, una martire votata alla scienza, ma semplicemente una donna che crede fortemente in quello che fa e che, non senza fatica e difficoltà, è stata in grado di sfruttare le opportunità che la vita le ha presentato.

Perchè l'hanno definita «una mente rivoluzionaria», «la strong lady della ricerca scientifica»
C'è scritto negli ultimi capitoli del libro!!!!  

Qui puoi acquistare il libro cartaceo oppure l'e-book. 

«Alla fine, gira e rigira, le cose devi fartele da sola».