COME CHECCO DETTO "FINOCCHIO" SI SALVÒ

Loredana Frescura, Marco Tomatis

Ci sono cinque amici e compagni di classe: Teresa detta “Gambe a Fiori”, Carla chiamata “Puttana”, Graziano “Scarpe Strette”, Enrico “Cervello Bruciato” e infine Francesco “Checco Finocchio”.

La loro vita trascorre in maniera complessa: assieme al loro preside che li guida e sta loro accanto cercano di lottare contro ciò che amano definire “Tutto Quello”, ossia i soprusi, le sopraffazioni, la violenza e l’ottusità di una realtà che sembra non appartenergli ma che li assorbe con la sua inesorabile indifferenza.

Questo libro tratta un tema attuale dato che parla di gioventù e di giovani nel mondo ce ne sono dappertutto. Usa un linguaggio diretto per trasmettere un significato profondo; di conseguenza a volte è un po’ difficile da comprendere.
Un aspetto che mi ha colpito è la disinvoltura e l’oggettività con cui spiega i fatti diventando così provocatorio, perché non impone pensieri. Si è dunque costretti a riflettere e a pensare creando tasselli che proseguendo formano il puzzle di una realtà giovanile conosciuta, ma spesso volutamente trascurata.

Gli adulti troppo presi dalle loro faccende d’elevata importanza non vogliono prestare attenzione a chi, un domani, prenderà il loro posto. Altre volte gli adulti non sono in grado di prendersi cura dei propri giovani caricandoli di responsabilità pesanti a causa di problemi familiari ed economici oppure di malattie non curate. Per fortuna c’è sempre Qualcuno che in queste circostanze si attiva e agisce concretamente guidando i giovani lungo la strada giusta da percorrere per vivere la VITA vera. Questo libro risveglia le nostre coscienze, ci dà forza e speranza per migliorare affinché il mondo prosegua sereno e sano.